Ecco l’Ai secondo Reply. Tutto quello che c’è da sapere su Xchange 2024

Tra le novità di quest’anno l’Affective Computing è stato al centro della scena. Una tecnologia che sviluppa sistemi capaci di riconoscere, elaborare e simulare i sentimenti e le emozioni umane per creare “umani digitali” realistici.

In questo contesto il robot Ameca, uno dei più avanzati robot umanoidi al mondo, è stato integrando da Reply con i sistemi di Affective Computing per trasformarlo in un “robot dalla personalità dinamica”, capace di stabilire un rapporto emotivo immediato con gli interlocutori. L’Interazione con il “Digital Human” è per certi versi sorprendente, grazie a tratti somatici realistici e movimenti fluidi di occhi e bocca.

La tecnologia dell’Affective Computing, noto anche come Emotion AI, è in grado di classificare le emozioni attraverso l’analisi combinata di video, voce e testo, permettendo ai Digital Humans di relazionarsi in modo coinvolgente e di adattare le proprie risposte in base all’atteggiamento dell’interlocutore. L’obiettivo ultimo è quello di creare chatbot conversazionali fisici capaci di superare ogni diffidenza, come quelli che potremmo vedere in futuro alle reception degli alberghi o in altri contesti di accoglienza e problem solving.

Intelligenza artificiale per l’automotive

Fari puntati sui sistemi di monitoraggio dello stile di guida dei driver in funzione della sicurezza, del comfort e dell’ottimizzazione della guida sviluppati da Reply, che analizzano, grazie ad algoritmi elaborati in cloud, lo stile di guida di ogni singolo utente per identificare in frazioni di secondo i possibili segnali di pericolo: dalla presenza di un cellulare nelle mani del conducente fino ai movimenti dello sguardo e delle pupille che tradiscono una distrazione. «Più che una tecnologia, il Car Simulator è un acceleratore tecnologico che permette di abilitare diversi tipi di use case. È un prodotto all’80% customizzato poi per il restante 20% in base alle esigenze del cliente», spiega il responsabile del progetto. «Stanchezza e distrazione sono due parametri che permettono di valutare lo stato di salute del driver, rilevabili attraverso l’ausilio di sensori. Per arrivare a un livello superiore di sicurezza e attendibilità, i dati dei sensori biometrici possono essere integrati con quelli dei sensori esterni del veicolo e con i dati del car simulator Reply, che definisce un modello di guida di riferimento per ogni specifico driver».

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