Intelligenza artificiale e lavoro. Quale impatto sociale?
Quale impatto sociale produrrà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa e conversazionale nel mondo del lavoro? Come ci dovremo formare? In che modo dovranno attrezzarsi le realtà del terzo settore e del giornalismo per usarla come strumento al proprio servizio?: su queste domande si concentra la terza tappa del percorso “Intelligenza artificiale e lavoro – Come cambia, come dobbiamo cambiare noi”, in programma al Cefriel, in Viale Sarca 226 a Milano. “Noi della Fondazione Pensiero Solido – afferma Antonio Palmieri, fondatore e presidente della Fondazione – non siamo tifosi, ma cerchiamo risposte a domande come queste”.
Come nelle tappe precedenti, al centro ci saranno esperienze e riflessioni di donne e uomini delle imprese, dell’accademia, delle professioni.
Apertura lavori:
Alfonso Fuggetta, Professore ordinario Politecnico di Milano, Ceo Cefriel
Antonio Palmieri, fondatore e presidente Fondazione Pensiero Solido
Intervengono:
Alessandra Poggiani, direttrice generale Cineca
Alessandra Santacroce, direttrice relazioni istituzionali e presidente Fondazione IBM Italia
Paolo Petracca, presidente IREF, Istituto di Ricerche Educative e Formative Acli Nazionale
Fabio De Felice, fondatore di Protom, Professore presso il dipartimento di ingegneria università degli Studi di Napoli
Riccardo Sorrentino, presidente ordine dei giornalisti della Lombardia
Gianluigi Bonanomi, Ceo di Link&Lead, giornalista, formatore, speaker e saggista
Stefano Micelli, presidente Upskill 4.0
Coordina i lavori:
Marco Marturano, Comunicatore istituzionale, giornalista, componente Consiglio di Amministrazione Fondazione Pensiero Solido
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