L’allarme di Telefono Azzurro: come i deepfake stanno trasformando il cyberbullismo

Il cyberbullismo e i deepfake sono le minacce più preoccupanti per i giovani, soprattutto con l’evoluzione delle tecnologie digitali. Secondo un’indagine condotta da BVA Doxa in collaborazione con Telefono Azzurro, il fenomeno sta assumendo nuove forme e richiede un’azione decisa da parte di istituzioni, famiglie e scuole. In occasione della Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, esperti e rappresentanti istituzionali hanno discusso le misure necessarie per contrastare questa crescente problematica.

I deepfake rappresentano una delle più recenti e insidiose minacce nell’ambito del cyberbullismo. Grazie all’uso di intelligenza artificiale, questi video manipolati possono diffondere false informazioni o creare situazioni compromettenti per le vittime. Il 40% dei giovani intervistati teme che un deepfake possa distruggere la propria reputazione e compromettere le proprie relazioni sociali. Questo tipo di contenuti non solo causa danni psicologici alle vittime, ma può avere anche ripercussioni legali e sociali di vasta portata.

Il Professore Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, ha sottolineato l’importanza di politiche e interventi mirati per contrastare il bullismo e il cyberbullismo. «I dati della nostra indagine sono un campanello d’allarme. È essenziale che le istituzioni si impegnino maggiormente, ma anche famiglie e scuole devono diventare luoghi di ascolto e supporto. Il digitale offre opportunità straordinarie, ma è fondamentale educare i ragazzi e renderli consapevoli dei rischi legati a un uso irresponsabile delle tecnologie».

I dati evidenziano un aumento significativo del cyberbullismo rispetto alle forme tradizionali di bullismo. Il 31% dei giovani tra gli 8 e i 17 anni ha subito episodi di bullismo online, mentre il 18% ha sperimentato bullismo offline. Le ragazze risultano particolarmente esposte, soprattutto tramite social media e app di messaggistica. Le statistiche mostrano che gli atti di cyberbullismo sono più frequenti tra gli adolescenti e che spesso sfuggono al controllo degli adulti, rendendo difficile l’individuazione tempestiva del problema.

Telefono Azzurro ribadisce la necessità di creare spazi sicuri in cui i giovani possano esprimere i loro disagi. Da 21 anni, l’organizzazione gestisce il Servizio 114 Emergenza Infanzia, attivo 24/7 e multilingue, per fornire supporto e assistenza immediata a chi subisce episodi di bullismo o cyberbullismo. Inoltre, è stata avviata una nuova linea telefonica e una chat dedicata al supporto delle vittime di deepfake e altri contenuti lesivi. Contrastare il cyberbullismo richiede un approccio globale che includa strategie educative, prevenzione e normative più efficaci. Le scuole devono investire in programmi di alfabetizzazione digitale per insegnare ai giovani a riconoscere e difendersi dalle minacce online. Allo stesso tempo, le istituzioni devono aggiornare le leggi per punire chi utilizza i deepfake e altre tecniche digitali per danneggiare le persone. Solo attraverso un’azione congiunta sarà possibile fermare la diffusione di questi pericoli.

L’impegno per combattere il cyberbullismo deve coinvolgere istituzioni, scuole e famiglie. È necessaria una sensibilizzazione costante e un’azione determinata per proteggere i giovani da nuove forme di minaccia digitale. Solo attraverso una collaborazione sinergica sarà possibile garantire un ambiente digitale più sicuro e inclusivo per tutti.

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