Digitale, AGCOM: il 50% ha paura del web, pochi sanno difendersi

Un italiano su due è spaventato dal mondo online. È quanto emerge dal rapporto AGCOM “I fabbisogni di alfabetizzazione mediatica e digitale nella popolazione italiana”, presentato il 3 luglio 2025. I dati fotografano un Paese immerso nella Rete ma ancora poco preparato ad affrontarne rischi e insidie.

Il rapporto AGCOM restituisce infatti l’immagine di un’Italia tecnologicamente connessa ma culturalmente fragile sul piano digitale. L’uso di Internet è ormai parte integrante della vita quotidiana, ma la consapevolezza rimane indietro. Servono investimenti in alfabetizzazione digitale, educazione civica e formazione mirata: solo così sarà possibile trasformare il web da terreno minato a opportunità condivisa.

Più della metà degli italiani ha incontrato online contenuti d’odio, disinformazione o revenge porn. Otto persone su dieci sono preoccupate per ciò che può accadere nel mondo digitale, ma quasi la metà (44,1%) non ha mai chiesto aiuto per orientarsi meglio nell’uso dei media. I giovani, invece, appaiono più proattivi: oltre la metà dei minorenni cerca sostegno nella famiglia, un terzo negli insegnanti e il 30% tra coetanei e compagni di scuola.

Connessione quotidiana, ma scarsa consapevolezza

Il 90% degli italiani accede a Internet ogni giorno, e quasi uno su due vi trascorre più di quattro ore. Ma l’abitudine non coincide con la consapevolezza: solo il 41% conosce il funzionamento degli algoritmi che regolano i contenuti visibili sulle principali piattaforme, e ben il 64,6% mostra un livello nullo o scarso di alfabetizzazione algoritmica.

Tra chi è informato sulle possibilità di personalizzare la propria esperienza online, l’uso degli strumenti esiste ma resta circoscritto: l’80% di questi utenti utilizza strumenti di “curation editoriale” e il 60% strumenti per segnalare contenuti inappropriati. Ma sono numeri che riguardano solo una fetta consapevole della popolazione digitale.

Tecnologia diffusa, ma non sempre compresa

Dispositivi tecnologici come smart TV, computer portatili e smartphone sono ormai parte integrante della vita quotidiana. Due italiani su tre ne possiedono almeno uno e l’80% li usa anche durante i pasti, soprattutto per guardare programmi televisivi. Tra gli under 35 domina l’utilizzo dei social network e delle piattaforme video.

Oltre la metà dei giovani naviga in rete per più di quattro ore al giorno, con scopi che variano dall’informazione (soprattutto tra adulti e anziani) alla comunicazione (tipica dei 14-17enni), fino alla fruizione di contenuti audiovisivi.

Famiglie più attente: regole e controlli per i figli

Cresce l’attenzione dei genitori verso l’uso della rete da parte dei minori. Otto famiglie su dieci applicano regole sull’utilizzo di Internet. Il 13% impone un divieto totale, mentre solo il 4,8% lascia libertà completa. Le strategie più comuni sono la definizione di limiti orari e il parental control.

Non tutti i genitori si comportano allo stesso modo: gli over 45 con un livello di istruzione alto tendono a praticare la mediazione attiva – come il monitoraggio o il co-using –, mentre i più giovani e meno istruiti preferiscono le restrizioni passive. La sfida educativa sul digitale si gioca sempre più in casa, ma non è scontato che le famiglie abbiano gli strumenti per affrontarla.

Come difendersi (ma pochi lo fanno)

A fronte dell’elevato livello di preoccupazione per i pericoli online (oltre l’80% della popolazione), l’azione concreta resta limitata. Solo un terzo degli italiani verifica la fonte di un contenuto prima di condividerlo o credervi, e i dati confermano che il comportamento più responsabile cresce con il livello di istruzione.

Quasi la metà della popolazione, inoltre, non si rivolge a nessuno per consigli su un uso critico e consapevole dei media digitali. Il risultato è una vulnerabilità diffusa che non riguarda solo i più anziani o i meno istruiti, ma anche una parte significativa dei giovani, spesso inconsapevoli dei rischi che corrono quotidianamente.

Autore del post: Help Consumatori Fonte: https://www.helpconsumatori.it/ Continua la lettura su: https://www.helpconsumatori.it/primo-piano/digitale-agcom-il-50-ha-paura-del-web-pochi-sanno-difendersi/


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