Safer Internet Day, deepfake e AI spaventano i ragazzi

Da un’analisi condotta da BVA Doxa proprio Telefono Azzurro che ha organizzato l’evento di oggi a Roma, emerge che il 40% degli adolescenti italiani è preoccupato dalle fake news e chiede più informazioni per potersi difendere; e un ulteriore 40% teme in particolare i deepfake.
Preoccupazione anche per privacy e dati personali (34%), cyberbullismo (32%) e adescamento online (31%).
Aumenta tra bambini e adolescenti la dipendenza da smartphone, con gravi implicazioni per il comportamento sociale e la qualità delle interazioni dei giovani. Tra i principali effetti di cui i ragazzi non sembrano consapevoli, rischio dipendenza, impatto sull’autostima e pericoli psicologici legati all’interazione online. Il 63% degli intervistati dichiara di aver provato almeno invidia verso la vita degli altri (24%) mentre guardava i social, il 21% si è sentito diverso/a, il 19% inadeguato/a.
La percezione dell’AI
Rispetto all’intelligenza artificiale, i ragazzi, “hanno una percezione ambivalente. Molti ne riconoscono l’utilità per migliorare l’efficienza personale e facilitare attività quotidiane; tuttavia emergono anche preoccupazioni etiche e sociali. In particolare, per il 40%, con riferimento alle fake news”.
L’AI sta modificando profondamente anche lo scenario del cyberbullismo e dello sfruttamento sessuale online, introducendo nuovi rischi legati alla generazione e alla diffusione di contenuti di abuso e violenza. I deepfake, in particolare, costituiscono una delle minacce più preoccupanti legate all’AI nel contesto di Csam (Child Sexual Abuse Material) e Csem (Child Sexual Exploitation Material). Al riguardo, i ragazzi dichiarano infatti che “un deepfake che li ritraesse causerebbe in loro forti disagi emotivi.
Safer Internet Day: Autorità e istituzioni, le dichiarazioni
Nell’era digitale, la protezione dei minori costituisce una delle sfide più rilevanti per legislatori e regolatori.
“Come Autorità per le comunicazioni, abbiamo agito per implementare i sistemi di controllo parentali, la verifica dell’età, l’attuazione del Digital Service Act e la regolazione degli influencer”.
Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro ha sottolineato che
“Costruire un ambiente digitale più sicuro e inclusivo richiede un impegno globale. È fondamentale investire in infrastrutture sostenibili, rafforzare la governance delle piattaforme digitali per proteggere i diritti dei minori e promuovere una cooperazione internazionale che riduca le disuguaglianze”.
Fondamentale definire i confini normativi, ma “anche le piattaforme devono farsi promotrici di questo cambiamento e privilegiare il benessere di bambini e adolescenti rispetto agli interessi commerciali”.
Tuttavia sicurezza e controlli non bastano: occorre fornire strumenti educativi ai minori per renderli consapevole dei rischi presenti, riconoscerli ed evitarli.
A questo proposito, il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, ha dichiarato:
“Un bambino che cresce con la giusta consapevolezza dell’importanza dei propri dati avrà maggiori possibilità di difendersi dai rischi del digitale. Per questo è fondamentale educare i più piccoli alla cultura della privacy”.
Autore del post: Help Consumatori Fonte: https://www.helpconsumatori.it/ Continua la lettura su: https://www.helpconsumatori.it/diritti/safer-internet-day-deepfake-e-ai-spaventano-i-ragazzi/
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